Analisi dei beni culturali

Quando i metodi geoarcheologici sono coinvolti in indagini forensi, sono solitamente utilizzati per la ricerca di corpi che sono generalmente sepolti sottoterra e/o per recuperare resti umani. Recentemente, queste tecniche sono diventate rilevanti anche per altri scopi. L'approccio archeologico è diventato tanto importante in numerosi casi forensi senza cadavere quanto lo è stato nei normali casi penali, in particolare in Italia e in Medio Oriente. Se le linee guida generali seguite durante le indagini sulla scena del crimine sono le stesse, le differenze di approccio sono rilevanti quando si parla di archeologia forense applicata ai reati contro i beni culturali. Esistono Autorità nazionali (come per esempio il Ministero dei Beni Culturali italiano) ed internazionali (come l’UNESCO) che monitorano la tutela dei beni culturali e talvolta pongono restrizioni legali alle aree ad alto potenziale archeologico o a rischio di danneggiamento. In base a ciò, nessuno, compresi i proprietari terrieri, può effettuare scavi nel terreno in questione per qualsiasi scopo, dalla costruzione di manufatti alla piantumazione di alberi.


L’archeologia forense può essere più efficace in un'indagine criminale se al geoarcheologo forense vengono fornite informazioni appropriate sulla storia del caso e sulle dinamiche del crimine, massimizzando le analisi ed aumentando la possibilità di risolvere un caso di beni culturali violati. 


L'unico fattore limitante nell'uso delle geoscienze nei vari contesti forensi è spesso la difficoltà di riunire le varie competenze e di sfruttarle collettivamente durante le fasi di valutazione, ricerca e acquisizione delle informazioni sulla scena del crimine (Di Maggio e Barone 2017). In tali fasi è di primaria importanza selezionare in modo ottimale le tecniche scientifiche da utilizzare per la ricerca di informazioni e la loro contestualizzazione all'interno della scena del crimine. La mancanza di coerenza delle risorse umane e delle informazioni causata dalla mancanza di esperienza geoscientifica e dalla scarsa coesione del team investigativo potrebbe causare danni irreversibili all'intera indagine forense. La geoscienza forense dovrebbe essere integrata nell'intero processo, anche per i crimini contro il patrimonio culturale.